L’Italia detiene il primato mondiale dei siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. I centri storici di Roma, Firenze e Venezia sono esempi unici al mondo di città intere riconosciute come siti archeologici estesi da preservare e valorizzare per le future generazioni. La vulnerabilità di tale patrimonio unitamente all’impatto sempre crescente delle calamità naturali determinano l’importanza della gestione dei siti archeologici a rischio, un settore di importanza fondamentale nell’ambito del quale l’ingegneria ha il compito di conoscere le cause, studiare le dinamiche e proporre soluzioni progettuali mirate alla conservazione dei siti e dei beni archeologici.
Sono numerosi i siti archeologici soggetti a rischio:
• rischio idraulico (alluvioni e colate di fango e detriti);
• idrogeologico e geomorfologico (subsidenza, dissesti, frane);
• rischio sismico;
• chimico-ambientale (piogge acide, inquinamento, …).
La IDRAN dispone di competenze e strumentazione d’avanguardia per il monitoraggio dei siti archeologici ed in particolare per:
• il rilievo topografico di dettaglio da terra (GPS, laser scanner) e da remoto (telerilevamento satellitare, Lidar e droni/UAV);
• l’acquisizione, il processamento e l’analisi dei dati digitali per la modellazione 2D e 3D dei siti e monumenti in ambiente sia CAD che GIS;
• la modellazione numerica dei processi fisici per la conoscenza e la prevenzione dei fenomeni che caratterizzano il rischio idrogeologico (software per la ricostruzione digitale di eventi di piena, frana, ..).
La IDRAN si propone come società specializzata per studi scientifici e progetti di manutenzione e protezione dei siti sia di interesse ambientale-naturalistico che storico-culturale, soprattutto quando l’acqua è l’elemento critico principale, offrendo soluzioni e competenze specialistiche per la progettazione e la direzione di interventi per la messa in sicurezza dei siti e delle opere di interesse archeologico.